A New York Shoot4Change racconta storie dall’Africa e dagli altri continenti

Posted on 13 Lug 2012


Dal 5 al 31 luglio 2012, Africa, America, Europa ed Asia si incontrano a New York  in occasione di 4CONTINENTS 4CHANGE, la prima mostra oltreoceano di Shoot4Change dopo il successo in Italia.

Oltre trenta i fotografi esposti. Un viaggio attraverso i quattro continenti alla scoperta dei volti e delle storie che singolarmente non fanno notizia, riuniti da Shoot4Change con l’idea che la fotografia sia il linguaggio più appropriato per sensibilizzare l’opinione pubblica sul sociale, quasi un’arma di racconto di massa se unita al potenziale di Internet.
In Africa Shoot4Change riscopre le storie dei più poveri che vivono nella Città dei morti, il cimitero monumentale del Cairo. Proposti anche gli scatti professionali che ritraggono l’Africa da iPhone, le immagini in Burkina Faso di un fotografo quindicenne italiano, il racconto dei sogni dei bambini senegalesi, la perdita di identità dei popoli della Namibia a seguito della costruzione di nuove dighe, l’impegno delle ong in Congo. E ancora il gioco del calcio nella periferia più degradata di Antanarivo in Madagascar, uno svago cui dedicarsi con ogni mezzo, anche di fortuna.

Storie di integrazione o di recupero, realtà solidali positive poco note accanto a storie di miseria o di grande disperazione. Dalle periferie urbane dietro l’angolo ai luoghi dimenticati del mondo Shoot4Change ha riunito ancora una volta i lati, belli e meno belli, che accomunano il genere umano sparso per i continenti. Numerose le presenze d’eccezione di questa mostra: dai grandi fotografi del National Geographic o pluripremiati, ai giovanissimi talenti della fotografia ai fotografi amatoriali che realizzano reportage collettivi. Diversi anche gli stili, fino alla iPhoneography.

Oltre alle storie dal continente africano, dall’Asia gli scatti di Fukushima dopo lo tsunami o quelli dei profughi del Myanmar in fuga verso il Bangladesh.
Numerose storie anche dall’Europa, dall’Italia fino all’Ucraina che vede i bambini di Chernobyl affetti da cancro a distanza di anni dal disastro nucleare.
Alternando toni drammatici e profondi ad altri più leggeri, presenti anche i reportage collettivi di grande attualità come quelli sul movimento Occupy nato proprio a New York e il lavoro degli studenti di Next Generation, il progetto internazionale di Shoot4Change per formare fotografi sociali tra le nuove generazioni in diverse città al mondo.
Tutti i proventi della mostra a New York finanzieranno le attività no profit di Shoot4Change.
Prossime tappe del tour artistico del network internazionale di fotografi saranno Città del Messico in autunno  e Roma a dicembre 2012.

Per saperne di più: Shoot4Change

Fonte: comunicato stampa