Histoires minuscules des révolutions arabes

Posted on 11 Mag 2012


Sono 43 le storie raccolte dall’algerina Wassyla Tamzali, ex Direttrice della Commissione per i Diritti delle donne all’Unesco, in Histoires minuscules des révolutions arabes .

Piccole storie sulle rivoluzioni arabe, storie definite minuscole. Non solo perché occupano qualche pagina –  le più lunghe superano appena la decina –  ma soprattutto in quanto “le rivoluzioni si sono avute grazie ad eroi minuscoli e se sono esistite è perché finalmente l’uomo e la donna sono stati messi al centro del divenire arabo”.

Tante voci singole che arrivano da Algeria, Tunisia, Egitto, Libano, Marocco e che, insieme, raccontano un’unica storia collettiva letta attraverso diversi punti di vista. Non solo scrittori, ma anche poeti, giornalisti, artisti, professori, di diverse età.

Per guidare il lettore nel viaggio all’interno delle primavere arabe si è pensato di utilizzare, al posto di un semplice indice, una sorta di abbecedario raggruppando i racconti in ordine alfabetico a seconda del loro tema. Troviamo l’amore, il disincanto, le elezioni, le promesse, la repressione,  la ri-nascita… Troviamo sentimenti differenti, parti in prosa e altre in poesia, richiamo a persone e posti ormai diventati un simbolo come piazza Tahrir e Mohamed Bouazizi, ma anche riferimenti ai martiri sconosciuti, a chi ha lottato in silenzio, a chi pur non sapendolo è stato protagonista.

Histoires minuscules des révolutions arabes, il cui progetto nasce prima del voto in Tunisia (cui è dedicato una galleria fotografica all’interno), è stato appena pubblicato: il libro è uscito nel marzo 2012 con l’obiettivo che non si dimentichi, che non si torni indietro.

Perché, se tutto è cambiato e se “ciò che è essenziale è che questo sia successo”, è importante anche che non si renda vano il percorso fin qui portato avanti.

MARISA FOIS, CSAS – Centro Studi Africani in Sardegna


Wassyla Tamzali, Histoires minuscules des révolutions arabes, Editions Chèvre-Feuille étoilée, Montpellier 2012