Dal 1 novembre 2011 al 1 gennaio 2012 la Biennale africana di fotografia, Les Rencontres de Bamako, propone una riflessione sulla ricerca di una mondo sostenibile.
Le preoccupazioni ecologiche, prima limitate a una ristretta cerchia di “visionari”, fanno ormai parte del quotidiano e sono al centro di tutti i dibattiti legati agli equilibri planetari. L’obiettivo della mostra è quello di accordare, attraverso le arti grafiche, un’attenzione particolare ai segni e alle forme di resistenze possibili.
Nel 2010, tanti Paesi africani hanno festeggiato il cinquantenario della loro indipendenza. Per molti, questo è stato il momento per fare un bilancio dei risultati nazionali e per guardare in maniera critica alle strutture politiche e sociali e alla ripartizione delle ricchezze. Se infatti il liberismo basato sulla società del consumo ha provocato il miglioramento di produttività e sviluppo, d’altra parte ha rinforzato i profitti e le diseguaglianze a scapito del rispetto delle persone e dell’ambiente.
Per questo, nella capitale del Mali, per la nona edizione della Biennale, sono stati invitati fotografi e registi a testimoniare, denunciare ma anche segnalare delle linee di azione, dei segni di resistenza o di prevenzione verso un mondo sostenibile.
La forte adesione ha confermato l’impegno sociale e politico degli artisti africani. Inoltre, la varietà delle tematiche e dei linguaggi scelti permetterà di fare un punto sull’attuale produzione artistica del continente africano e della sua diaspora, mostrando l’emergere di una nuova generazione che inventa e propone nuovi codici espressivi.
Dall’editoriale redatto dalle direttrici artistiche, Michket Krifa e Laura Serani
MARIA GIOVANNA CASU, laureata in antropologia all’Università Sapienza di Roma
Per saperne di più: Rencontres de Bamako – Biennale africana di fotografia