“La Rivoluzione dei Gelsomini. Il risveglio della dignità araba”. Tahar Ben Jelloun

Posted on 30 Nov 2011


Il libro di Tahar Ben Jelloun rappresenta un piccolo strumento, di dimensioni contenute e di facile lettura, che raccoglie una serie di informazioni utili per capire le ragioni che hanno agitato il mondo arabo tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011. Sebbene non illustri quanto avvenuto dopo la caduta di Ben Ali e di Mubarak, rappresenta, comunque, un quadro di riferimento iniziale per importanti chiarimenti sulla Primavera Araba.

Riportando la storia del venditore ambulante tunisino Mohamed Buazizi che, “svuotato della sua dignità”, si immola in segno di protesta verso un sistema corrotto (“Mohamed vuole fare della sua morte un atto utile per gli altri, utile per i poveri, utile per il Paese”), raccontando i fatti che si sono susseguiti nei “mesi caldi” e riproponendo, attraverso articoli relativi agli anni precedenti (dal 2006 al 2010), alcuni retroscena che hanno contribuito alla rivolta, l’autore individua gli elementi alla base della contestazione: la presenza di dittatori saliti al governo in maniera illegale, che “quando arrivano al potere pensano di essere lì per l’eternità, che il popolo lo voglia o no”, la forte corruzione che coinvolge gli apparati dello Stato e della società, l’annullamento della dignità umana, l’appoggio dell’Occidente ai poteri esistenti come misura per evitare l’avanzamento di forze di orientamento islamico e non solo, perché “gli occidentali chiudono gli occhi ovunque possono fare affari”.

Come sostiene l’autore, dopo tanti anni di sopraffazione, era prevedibile e auspicabile che questi popoli si sollevassero contro i regimi. È la rivolta della gente che vuole il riconoscimento della propria dignità e dei giovani che sperano in un futuro migliore.“è una rivoluzione di tipo nuovo: spontanea e improvvisa. È una storia scritta giorno per giorno, senza una pianificazione, senza premeditazioni, senza intrallazzi, senza trucchi”. È una protesta morale ed etica dove non ci sono leader ma solo movimenti di persone comuni che “hanno avuto come obiettivi la liberazione, la libertà, il rispetto della persona, dei suoi diritti, delle sue opinioni; in breve hanno chiesto il riconoscimento dell’individuo, che fino ad allora era stato impedito da tutti i regimi del mondo arabo.”

E insieme a Tunisia e Egitto che hanno aperto le danze, vengono prese brevemente in considerazione le situazioni dell’Algeria, dello Yemen, del Marocco e della Libia ancora assoggettata ai capricci del Rais.
Non viene tralasciata neanche la questione di una eventuale espansione islamica e la denuncia dell’attività di Al-Qaida che, lontana dalla vera natura dell’Islam, rappresenta una minaccia non solo per gli occidentali ma anche per lo stesso mondo arabo.

Breve ed essenziale. È questa la peculiarità del presente libro che mostra come, con il 2011,“il centro del mondo si é spostato in Africa”.

MARCELLA TRAMATZU, CSAS Centro Studi Africani in Sardegna


Tahar Ben Jelloun, nato a Fès (Marocco) nel 1944, vive a Parigi. Poeta, romanziere e giornalista,ha vinto il Premio Goncourt nel 1987. È autore di numerosi libri di cui, i più famosi: L’uomo che amava troppo le donne (2010); Il razzismo spiegato a mia figlia (Ed. aggiornata 2010); L’ Islam spiegato ai nostri figli (Ed. aggiornata 2010); Partire (2008); Non capisco il mondo arabo (2006); L’ ultimo amico (2006); Amori stregati (2005); Il razzismo spiegato a mia figlia. Il montare dell’odio (2005); L’ultimo amore è sempre il primo?(2004);  La Bella Addormentata (2003);  Jenin, un campo palestinese (2002); Nadia (2002); Corrotto (2000); La scuola o la scarpa (2000); L’estrema solitudine (1999).


“La Rivoluzione dei Gelsomini. Il risveglio della dignità araba” di Tahar Ben Jelloun. Tradotto da Anna Maria Lorusso. Collana Assaggi e Passaggi, Bompiani, Milano, Marzo 2011.