“Non ho più paura” di Francesca Russo e Simone Santi

Posted on 6 Feb 2012


Francesca Russo e Simone Santi, les italiens, così ribattezzati dai loro vicini di Cartagine,  hanno scritto un diario. Francesca e Simone vivono in Tunisia da alcuni anni e il loro non è non è un diario qualsiasi: in “Non ho più paura” (sottotitolo:  “Tunisi. Diario di una rivoluzione”), raccontano giorno per giorno cosa è successo dal 17 dicembre 2010 al 14 gennaio 2011.

Due date significative, che ormai sono entrate nella storia: il 17 dicembre il giovane Mohamed Bouzizi si è dato fuoco come atto di protesta perché privato della sua dignità ; il 14 gennaio è il giorno della fuga di Ben Ali e della fine del regime. Due date che hanno cambiato la Tunisia, e non solo.

In questo libro, in cui si susseguono tanti brevi capitoli, che si leggono con piacere e interesse, troviamo i giovani, gli artisti e gli intellettuali, gli avvocati, i vicini di casa: persone che non hanno avuto paura o, che pur avendone, hanno scelto di rischiare per un bene più grande, la libertà, della quale per ben ventitré anni, durante il governo di Ben Ali, erano stati privati.

È  un libro collettivo di testimonianze e pensieri e ha per obiettivo quello di dar spazio ai veri protagonisti di “una rivoluzione compiuta da gente comune, che merita di continuare a essere raccontata e seguita”, di essere un “omaggio a un popolo che è stato la guida di se stesso, leader della propria rivoluzione”.

Mohamed con il suo suicidio è diventato il “simbolo di una generazione tradita, un’icona della lotta contro i regimi oppressivi”: per lui, ma anche per chi l’ha preceduto ed è stato ‘oscurato’ dai poteri forti, per gli oppressi di Kasserine, per gli artisti picchiati per strada, per la Tunisia che ha vissuto per anni succube della corruzione, viene rotto il muro del silenzio. I nuovi mezzi di comunicazione, come twitter e facebook, hanno facilitato la diffusione delle notizie: in tempo reale video, foto e messaggi hanno superato i confini, ogni manifestazione è stata ripresa, e rimbalzando sui computer di migliaia di persone, vista a chilometri di distanza.

Tante sono le voci riportate, tante le persone che hanno parlato ma è bello chiudere riportando le parole scelte anche dagli autori nella loro conclusione. Sono quelle di Samia, che, a 70 anni, ha vissuto i grandi eventi della storia tunisina, dalla lotta all’indipendenza alla caduta di Ben Ali: “Dopo la rivoluzione, dopo i cecchini di Ben Ali, dopo aver superato la guerra tra esercito e polizia, dopo anni in cui mia figlia rischiava la galera per il suo impegno a tutela dei diritti umani, dopo aver temuto che mio figlio perdesse la vita mentre difendeva il vicinato nei comitati spontanei di difesa, non c’è nulla che possa farmi più paura”.

MARISA FOIS, CSAS – Centro Studi Africani in Sardegna


Francesca Russo e Simone Santi, Non ho più paura. Tunisi. Diario di una rivoluzione, Gremese Editore, Roma 2011

Per saperne di più, seguite il blog “Gli italiani di Cartagine”, “uno spazio libero per raccontare la “nuova” Tunisia attraverso gli occhi un gruppo di amici italiani residenti e impegnati in Tunisia e non solo, uno spazio di denuncia e riflessione su fatti che stanno cambiando il mediterraneo”.

Parte del ricavato della vendita del librò verrà devoluto al progetto Colors, che sostiene l’integrazione di bambini tunisini e altri immigrati in Italia attraverso lo sport.