“Primavera araba” di Domenico Quirico

Posted on 4 Mag 2012


Algeria, Egitto, Libia, Tunisia. Da mesi si parla delle primavere arabe e di quanto accaduto tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011. Di come e quanto le rivolte della sponda sud del Mediterraneo abbiano influito sulla vita politica, sociale ed economica dei Paesi interessati e non solo.

Primavera araba” di Domenico Quirico, uscito nel settembre 2011, è uno dei testi più interessanti della ricca bibliografia sull’argomento e  narra non solo, come recita il sottotitolo “Le rivoluzioni dall’altra parte del mare”, ma anche cosa è successo prima. Giornalista rigoroso, Quirico traccia la storia dei  Paesi e delle società in questione, parla della partecipazione politica, dei movimenti e della contestazione, paragona i vari capi di Stato (importante e ricco di significato è il richiamo a Bourghiba e Nasser, per esempio), fino ad  arrivare all’attualità e ai problemi odierni maggiori: corruzione e  disoccupazione. I dati sono eloquenti: il 72 per cento dei disoccupati in Tunisia ha meno di trent’anni e circa le stesse cifre si ripetono in Algeria, Marocco, Egitto.

È una generazione sofferente,  “a cui a scuola non è stata inculcata la paura, ma semmai qualcosa di più sottile, l’indottrinamento. Che ha iniziato a inghiottire bugie con i corsi di educazione civica che nei Paesi arabi sono in realtà pura propaganda, dove si raccontano le meraviglie del re o del presidente”; ma, paradossalmente, “è nelle aule delle università che hanno fermentato elementi che i dittatori non hanno potuto prevedere”.

Una generazione formata da “harragas, quelli che infrangono la linea, passano il confine, il giovane popolo delle carrette del mare in migrazione verso l’Europa”. E allora “infrangere, superare, bruciare, spezzare una frontiera” significa non solo andare rompere il silenzio e combattere contro i limiti amministrativi e polizieschi, ma varcare la “frontiera dell’anima, dell’immobilità, dell’interiore scontentezza.

Una generazione che si è riversata per la strada e che l’ha fatta diventare protagonista e che, secondo Domenico Quirico, ha reso possibile “un nuovo panarabismo, dal basso, popolare, ben differente da quello delle élite, dei raiss, i tempi di Nasser e del Baath”.

È un libro denso, che offre numerosi spunti di riflessione e stimola ad un’analisi critica di quanto è accaduto, ad applicare criteri e chiavi di lettura che non siano i soliti, i “nostri”, a dare il giusto peso ad una pagina importante di cui siamo stati testimoni, in quanto “gli arabi in rivolta febbrile di oggi sono popoli, non rivoluzioni, per quanto non si parli d’altro”.

MARISA FOIS, CSAS – Centro Studi Africani in Sardegna


Domenico Quirico, giornalista per La Stampa, è stato a lungo in prima linea come inviato in Nordafrica, cercando sempre la fonte autentica delle informazioni, fino a condividere l’esperienza di un barcone di disperati, affondato al largo di Lampedusa. Ha pubblicato Squadrone bianco. Storia delle truppe coloniali italiane (2002) e Generali. Controstoria dei vertici militari che fecero e disfecero l’Italia (2007).


Domenico Quirico, Primavera araba. Le rivoluzioni dall’altra parte del mare, Bollati Boringheri, Torino 2011