Strage di senegalesi a Firenze

Posted on 14 Dic 2011


E’ da 50 anni che la comunità senegalese vive a Firenze e fino alle prime ore della mattina di ieri non aveva sicuramente vissuto un giorno così nero, il nero che caratterizza anche il colore della loro pelle.

Un cinquantenne italiano, Gianluca Casseri, conosciuto sul web prima della strage di ieri solo come scrittore e fondatore di una rivista ultranazista, “La Soglia”, e come membro dell’associazione culturale “La Runa”, dove scriveva articoli come “Dracula il guerriero di Wotan” o “Il Savio di Alessandria”, nonché frequentatore della destra razzista, ha deciso di scagliarsi contro un gruppo di senegalesi che si trovavano al mercantino della piazza Dalmazia, uccidendono due sul colpo e ferendone 3 tra cui alcuni in modo grave, per poi suicidarsi in seguito. Le due vittime si chiamavano Samb Modou, 40 anni e Diop Mor, 54 anni. I feriti sono Sougou Mor (32 anni) colpito nel pomeriggio in piazza del Mercato centrale insieme al connazionale Mbenghe Cheik (42), e Moustapha Dieng (37) che rischia la paralisi visto che il proiettile ha raggiunto due vertebre dorsali.

 Poiché tutte le vittime sono di nazionalità senegalesi, si può ben ipotizzare che il gesto dell’assassino sia proprio rivolto contro le persone di colore, in quanto ha continuato la sua caccia all’uomo nero dopo aver fatto sparire le sue tracce per un primo momento, anche se è stato filmato da alcuni testimoni presenti al mercato. Forse era solo il tempo di andare a prendere altri proiettili per continuare la sua folle carneficina. I poliziotti sono riusciti a rintracciarlo solo dopo 3 ore.

E’ vero che il clima politico italiano degli ultimi anni non è dei migliori, ma quello ch’è successo a Firenze è un fatto molto grave e drammatico. Proprio il Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano ha espresso in una nota “Tormento e dolore per questa strage “. Non è la prima volta che alcune persone vengono prese di mira solo per il fatto che hanno un colore della pelle diverso. Forse abbiamo ancora in mente quello che è successo a Castelvoltuno 3 anni fa, dove 7 immigrati africani, in gran parte ghanesi, sono stati fucilati in modo barbaro visto che i killer erano in 4 ed avevano sparato almeno 120 colpi di mitra e pistole. Se in Campania la malavita è spesso una questione quotidiana, di sicuro scene simili sono rare ma anche sorprendenti per gli stessi fiorentini. Il capoluogo toscano è più conosciuto per la sua apertura per le questioni multietniche, ma anche per il fatto che sia patrimonio mondiale dell’ UNESCO, e considerato come il luogo d’origine del Rinascimento, universalmente riconosciuto come una delle culle dell’arte e dell’architettura, nonché rinomato come una delle più belle città del mondo e posto preferito di molti turisti di tutto il mondo. Ora esso viene purtroppo macchiato da questo brutto episodio. 

Da segnalare anche la presa di posizione di alcuni blog e forum neofascisti che definiscono il killer come un eroe. “Un eroe bianco che è riuscito a eliminare due evasori”, “Casseri eroe bianco vittima di un complotto volto a nascondere la verità, e cioè che Firenze è ormai contesa tra bande di sporchi negri criminali. E’ ora che qualcuno faccia pulizia di questa immondizia negra! Via i negri e gli stranieri dall’Italia. Abbattere chi devasta le proprietà degli Italiani”.

ALIX NDEMBI, originario del Congo-Brazzaville, studia Informatica Multimediale all’Università degli Studi di Verona, città in cui vive da sette anni. Conduce Planète Afrique e NsakaSport su Afriradio.


Questo articolo è stato pubblicato il 14 dicembre 2011  su Il Referendum