Wade o Sall. Chi sarà il nuovo presidente del Senegal?

Posted on 2 Mar 2012


Dopo un’accesa campagna elettorale, il Senegal resta ancora incerto su chi sarà il nuovo presidente. I risultati del primo turno dello scorso 26 febbraio darebbero Wade in testa con il 34, 8% (942.546 voti) seguito dal suo ex primo ministro Macky Sall, fermo al 26, 5% (357.347 preferenze). I 2,6 milioni di elettori (il 51% circa degli iscritti alle liste elettorali – contro il 70% del 2007 – su una popolazione totale di 12 milioni) che si sono recati alle urne non hanno regalato al presidente uscente la vittoria sperata fin dal primo turno. Sebbene in testa nella maggior parte dele regiorni, il suo risultato è piuttosto deludente se comparato con il 55,9% ottenuto nel 2007 sin dal primo turno. La corsa alle alleanze dei due candidati in vista del ballottaggio il prossimo 18 marzo è già cominciata.

Ma chi è Macky Sall, l’uomo che rischia di rubare a Wade la presidenza della Repubblica?

Nato in una modesta famiglia toucouleur a Fatick nel 1961, Macky Sall iniziò la sua educazione alla politica molto presto grazie a suo padre, membro del Partito Socialista. Venne poi introdotto nel cerchio maoista durante i suoi studi liceali a Kaokack e nel movimento marxista-leninista And- Jëf durante gli anni dell’università, presso il dipartimento di geofisica.

I rapporti con la sinistra radicale non durarono a lungo: “Non ho mai creduto nel marxismo ma devo riconoscere che mi ha influenzato sul piano politico” afferma oggi. È stato un sostenitore di Wade della prima ora, votando per lui sia nel 1983 che nel 1988, quando il futuro presidente incarnava ancora il sogno dell’alternanza, della fine dell’ultra-ventennale potere socialista. Alla fine degli anni ’80, scelse definitivamente l’ala liberale aderendo al Parti Démocratique Sénégalais di Wade. La sua carriera politica iniziò nel 1998 quando, in uno dei momenti più cupi per il partito, diventò presidente dei dirigenti del PDS, dando un contributo decisivo alla prima vittoria di Wade nel 2000.

Macky Sall non venne premiato immediatamente con un incarico ministeriale: tra il 2000 e il 2001 gli fu affidata invece la direzione della Société des pétroles du Sénégal (PETROSEN) e la carica di consigliere speciale della repubblica per l’energia e le miniere. La carriera ministeriale non si fece attendere a lungo: dal 2001, Macky Sall ricoprì la carica di Ministro delle Miniere, Energia e Idraulica prima, Ministro dell’Interno e delle Collettività Locali poi. Tra il 2004 e il 2007 venne promosso a Primo Ministro, diventando il più longevo tra i suoi predecessori e distinguendosi per l’inaugurazione di grandi cantieri, come quelli dell’autostrata e dell’aeroporto. Nel 2007, diede in contributo essenziale alla rielezione di Wade alla presidenza: tuttavia non venne riconfermato al governo, e dovette accontentarsi della presidenza dell’Assemblea Nazionale.

In questo periodo i rapporti con il presidente Wade diventarono sempre più freddi. La rottura arrivò nello stesso 2007 quando Sall chiese a Karim Wade, figlio del presidente, di presentarsi davanti al parlamento per riferire dei bilanci e attività dell’Agence nationale de l’organisation de la conférence islamique (Anoci) di cui era allora responsabile. Abdoulaye Wade non gli perdonò l’audacia chiedendogli immediate dimissioni. Macky Sall decise però di non obbedire, probabilmente per la prima volta dall’inizio della sia collaborazione politica con Wade e il PDS.

La risposta di Wade non si fece attendere: ridusse il mandato del presidende dell’Assemblea da cinque a un solo anno, lo rimosse dalla direzione del partito e lo accusò di riciclaggio di denaro con una lunga diatriba tanto nelle aule giudiziarie che nei giornali.

Nel dicembre 2008, la rottura è definitiva: Macky Sall fondò un nuovo partito, Alliance pour la République, insieme ad altri ressortissant del PDS, ed entrò ufficialmente tra le fila della coalizione anti-Wade Bennoo Siggil Senegaal.

Dopo il primo turno, Macky Sall sta raccogliendo il supporto di alcuni tra i leader all’opposizione. Ultimo in ordine di tempo, il famoso cantante Youssou N’Dour gli ha ieri garantito il suo sostegno al ballottaggio, così come il Mouvement du 23 juin (M23), una coalizione formata da partiti dell’opposizione e organizzazioni della società civile. Tuttavia, secondo il sito internet leral.net, alcuni candidati all’opposizione preferirebbero “tre anni con Wade piuttosto che 14 con Macky”, ovvero due mandati presidenziali. Riuscirà Macky Sall ad aver la meglio su le “Gorgi” Wade (il Vecchio, in wolof)?

MARIA SERRENTI, CSAS – Centro Studi Africani in Sardegna


FONTI: Jeune Afrique | Aljazeera | France24 | Leral